Le avventure testuali (AT) o, per gli anglofili interactive fiction (IF), sono dei giochi per computer nei quali la grafica è inesistente. Tutto ruota attorno ad un testo che descrive le varie situazioni al giocatore, il quale interagisce mediante comandi testuali. Solitamente il giocatore, dopo una più o meno breve introduzione, si viene a trovare in una locazione descritta dal testo; a questo punto la libertà è pressocchè assoluta, in quanto può:
cambiare locazioni muovendosi verso nord, sud ovest ed est
prendere la pala appoggiata all'albero
scavare una fossa con la pala appena presa
saltare dentro la fossa
uscire dalla fossa e riempirla
gridare oscenità
annusare il fungo rosso, mangiarlo
dormire, cantare, pregare, ballare
parlare col troll rincitrullito di filosofia transequatoriale
in generale qualsiasi cosa prevista dalle menti perverse dei programmatori di AT
Come si può facilmente notare, le possibilità sono quasi illimitate e una buona avventura avrà una risposta arguta ad ogni azione che il giocatore può fare... La prima avventura testuale fu Adventure, seguita da una sfilza di avventure che inaugurarono l'età d'oro delle avventure testuali (un nome tra tutti la Infocom che pubblicò diverse IF di successo, tra le quali ricordiamo la serie di Zork). In Italia la prima avventura fu Avventura nel Castello di Enrico Colombini e Chiara Tovena. Le IF ebbere un rapido declino in seguito alla nascita delle avventure grafiche, con l'introduzione dell'interfaccia Scumm, da parte della Lucas Art. Oggi un manipolo di appassionati continua a creare nuove avventure per diletto proprio e di chi le gioca. Tra gli appassionati ricordiamo noi stessi: Gabriele Lazzara Carmelo Paterniti